IRAN 04

Una california verso la Persia - 2° tempo

( le foto bordate sono ampliabili)

 

 

 

SABATO 28 AGOSTO 2004 - ORE 9,30

Il contachilometri segna 75507...

Ripartiamo verso Tehran...

Dobbiamo ancora beccare Davide ed incontrarci con Azar, Ramin e Mustafa...

Entriamo in autostrada, la circolazione alle moto sarebbe vietata (loro hanno solo i 125 e la pula il 250) ma facciamo gli indiani ed entriamo lo stesso, ai caselli non ci fanno pagare...

Una festa!

Da molte macchine vediamo ragazzi che con telefonini ci fanno delle foto, da un'altra addirittura un Mullah scellerato con turbante bianco si siede addirittura fuori dal finestrino e ci saluta come un pazzo!!! Voi avete mai visto un vescovo fare una cosa del genere???!!

Ci fermiamo a fare benza, facciamo per ripartire, io sono avanti... Domenico non arriva, mi fermo e lo vedo cento metri indietro che mi fa cenno di tornare, ma che caz!

Mi stava già venendo il cristo, arrivo da lui e mi presenta due ragazzi e una ragazza che impazziscono letteralmente per noi.

Sono dei giornalisti di carta stampata, ci fanno mille domande e talmente tante foto che divento biondo, peccato che non gli abbiamo chiesto il nome del giornale, sarebbe stato bello vederci in qualche articolo in mezzo a tutte quelle scritte in farsi...

Mi accorgo di un mal funzionamento degli stop, in mezzo a quella bolgia impegnato a star dietro a Domenico per non farlo tirare sotto facendogli da "scudo" comincia a diventare difficile guidare...

Devo tirar fuori tutta l'esperienza e l'attenzione in mezzo a questi criminali al volante che mi tagliano la strada ogni minuto e che mi arrivano anche a 30 cm dal retro della moto...

Visto e considerato che il fanale posteriore era stato sostituito prima della partenza perchè rotto dall'anno prima mi sorge spontanea una domanda...

Caro Peppino (meccanico Guzzi) hai sistemato la moto o l'hai solo guardata per poi darmi un conto da spavento?!?

Arriviamo abbastanza velocemente, telefono a Ramin e, per fargli capire la posizione, chiamo un ragazzo seduto vicino alla cabina del telefono.

Un po' stupito, prende il telefono in mano e spiega a Ramin dove siamo.

Poco dopo arrivano, ci abbracciamo, Azar è emozionatissima, io gli dico "Hai visto che siamo riusciti ad incontrarci? Io le promesse le mantengo sempre!".

Andiamo tutti insieme a recuperare Davide che ci aspettava dall'altra parte della città, poi tutti insieme verso l'albergo.

Parcheggiamo le moto sul marciapiede, scarichiamo le borse, riscendiamo e come per incanto...

Un pulotto stava già per staccare una multa per divieto di sosta, io arrivo di corsa e gli dico "Amigu, dai cinque minuti per scaricare la moto...", sono preoccupato per la storia della targa di Domenico, allora lestamente, mentre il pulotto mi blatera qualcosa e Ramin cerca di farlo desistere nello staccare la multa, tiro fuori il mio Carnet ed il passaporto, lui guarda, mi fa un cenno con la testa e mi fa capire che è tutto ok, ma dobbiamo spostare le moto in fretta...

E' andata bene anche stavolta!!!

Dopo aver cercato invano un parcheggio a Tehran, Domenico va in panico, visibilmente nervoso per il traffico e la pessima guida degli iraniani!

Imprèco contro di lui e finiamo a litigare di brutto!

Parcheggiamo le moto a casa di Ramin, Domenico cade davanti al cancello come un pesce lesso, nessun problema.

Alla sera facciamo un giretto e facciamo una cenetta con i nostri nuovi amici, beviamo il Dugh, una bella schifezza fatta con yogurt, acqua frizzante e sale, comunque molto dissetante.

Prima di andare a letto io e Domenico facciamo pace, prima eravamo troppo nervosi, ora ci siamo capiti.

 

DOMENICA 29 AGOSTO 2004 - ORE 8,00

Il contachilometri segna 75928...

Azar, puntualissima, ci viene a prendere, Ramin è al lavoro (qui il fine settimana è Giovedì e Venerdì), con Azar c'è un'altro ragazzo con la facciotta simpatica che in italiano mi dice "Ciao, sono Ali...", rimango perplesso e penso "Cazzarola ma qui parlano tutti italiano o c'è qualcuno che mi prende per il culo??".

Non mi passa nemmeno per la testa che era Ali, iraniano, medico di Ferrara da 13 anni che conoscevo da tempo su internet!!!

"Cavolo Ali!!! Sei tu?!!?" risponde ridendo "E chi pensavi che fossi???!!!", faccio la solita figura da carciofo... :¬)

Ci spiegano che domani è la festa di un santo, il rispettivo italiano della festa del papà e perciò c'è un casino incredibile per la città e domani sarà tutto chiuso... Dobbiamo ancora cambiare dei soldi!!!

Prima furbamente ci portano in una banca e ci spiegano che sono troppo impegnati per cambiare i nostri soldi, Ali mi dice "Ma si, andiamo dopo...".

Visitiamo il Bazar, è una continua sfida con Azar e Ali, ogni cosa che guardavamo per più di due secondi ce la compravano!

Pistacchi freschi non ancora tostati (spettacolari), bevande con dei semi strani, frullati, profumi e fragranze inebrianti...

Ci comprano anche un velo bellissimo per Tamara, almeno adesso anche lei è alla "moda"...

Gli ripeto "Ragazzi guardate che noi dobbiamo cambiare dei soldi sennò non possiamo fare niente..." - risposta solita "Si, si, dopo... Più avanti ci dev'essere un'altra banca...", ehhe che furbacchiotti...

Ci portano a mangiare e pagano loro, andiamo a bere un caffè e pagano loro, impossibile...

Andiamo a visitare l'ex dimora dello "Scià Reza Pahlavi" (pagano loro!), nel frattempo, mi faccio spiegare molte cose curiose della loro cultura, delle loro abitudini, dei loro scheletri nell'armadio.

Sono ragazzi stupendi e molto aperti, si puo parlare tranquillamente anche di questioni scottanti.

Ali mi confessa di essere molto religioso, ma comunque contrario (come la maggioranza della popolazione) al regime religioso che impone loro delle regole veramente incomprensibili.

Alla fine, ci portano a sera senza che avessimo potuto tirare fuori un Toman!

Poi ci salutano, Azar deve andare a salutare i colleghi di lavoro.

Il 31 Agosto parte per l'Italia con Ramin...

Vengono a studiare a Bologna dove gli abbiamo già trovato una casa.

Ali invece deve andare a casa per cenare con dei parenti...

Allora il quartetto cetra, visto che era ancora presto, pensa bene di avventurarsi nella giungla di Tehran...

Prima 92 km a piedi, poi, praticamente smarriti, saliamo su un taxi spettacolare...

Il tassista, con un colpo da maestro accende il taxi in seconda giù da una discesa, si fermerà sempre in discesa per poi ripartire???!!!

Ci porta al palazzo Golestan, è chiuso, che sfiga!

Facciamo un le piangine davanti alla guardia, dopo un pò sfinito per asfissia ci fa entrare per fare qualche foto...

Un'altro giretto a piedi e altro taxi, ci fa perdere un'ora per poi riportarci nello stesso posto sbagliato per tre volte, io ormai fuori di testa, gli dico "Amigu, va bene qua, fermati o ti mando a scuola guida!".

Scendiamo senza pagare e schizziamo nel metrò, l'avevamo gia usato con Azar e sapevamo dove andare.

Nell'attesa vediamo anche delle donne Afhgane, le riconosciamo solo perchè ci aveva spiegato Ali come fare... Dagli occhi!!!

Scherzo con Davide "Se per caso vedo qualcuno che si inginocchia

a pregare qua nel metrò, vomito!", ridendo mi risponde "Se lo fai ti faccio un applauso ed una foto!!", un po' di spirito non fa mai male...

Facciamo per salire quando si fermano davanti a noi dei vagoni divisi uomini da una parte e donne dall'altra, che tristezza...

Le donne di un vagone però ci notano, timidamente sorridono e ci salutano, fanno tenerezza.

Arriviamo finalmente in albergo, Azar puntuale come un orologio svizzero ci aspetta da un'ora, cazzarola...

Strisciando chiediamo pietà e gli spieghiamo del tassista che ci ha fatto perdere tempo.

Azar vuole addirittura portarci via i vestiti per lavarli, ovviamente rifiutiamo!!!

Stiamo un po' con lei fino a quando non arriva Ramin, poi Azar ci saluta perchè deve andare a casa dai suoi...

Ramin ci porta fuori a cena in un bellissimo ristorante di Tehran, con giardino, tappeti e fontanelle. Passiamo una bellissima serata, anche Ramin è un bravissimo ragazzo.

Con lui parliamo di tutto e, sorpresa, è ateo!

Gli chiedo "Sei felice che abbiano cacciato Saddam Hussein dall'Iraq?", risposta secca "Certo che sono felice!!!".

Ci racconta che nei suoi ultimi sei mesi di servizio di leva è finita la guerra Iran/Iraq e che gli iraniani (per ovvi motivi) odiano profondamente Saddam.

Questo non vuol dire che abbiano le bandiere a stellestrisce sui balconi, certo è che non gli dispiace nemmeno che abbiano mandato a casa un feroce dittatore che contro l'Iran ha causato secondo la LonelyPlanet mezzo milione di morti, secondo loro alcuni milioni...

Diciamo che in questo caso preferiscono il male minore...

Arriva il momento di pagare il conto, Ramin si getta sulla cassa, tende il suo TravellersCheque ma il ristoratore gli da un bel due di picche, prendiamo la palla al balzo e paghiamo finalmente noi!

Lui telefona ad Azar e raccontandogli dell'accaduto lei lo cazzia a morte...

Torniamo all'ovile, domani è una lunga giornata...

 

LUNEDI' 30 AGOSTO 2004 - ORE 8,30

Il contachilometri segna ancora 75928...

Azar puntualissima ci viene a prendere, con se porta dei soldi, ce li vuole dare per la cena che siamo riusciti a pagarle ieri sera!!!

Non c'è niente da fare, alla fine dobbiamo cedere...

Non contenta, vuole addirittura darci dei soldi per continuare il viaggio. Incredibile!

Lottiamo ferocemente e, questa volta, riusciamo a prevalere!

Non potevamo certo accettare anche questo, Azar è una ragazza stupenda, ma non possiamo approfittare più di quanto abbiamo già fatto!

Poco dopo partiamo per la città, ci facciamo portare da Azar al monumento Azadi, chiamato anche "monumendo della libertà"; simbolo imponente di Tehran, costruito nel 1971 per la commemorazione del 2500º anniversario dell'impero persiano.

Un bel giro nei dintorni, foto ricordo, poi Azar ci chiede di aspettare che sarebbe arrivato Ramin a momenti...

Gli diciamo "Si, perchè così andiamo a prendere le moto e sgummiamo via..." fregati per l'ennesima volta, ci confessa che a casa di Ramin ci aspetta tutta la sua famiglia per pranzare assieme a noi...

Nell'attesa, io mi stacco un attimo dal gruppo, arriva un poliziotto/militare (non è più la famigerata Komitè o polizia religiosa che, ormai, si è fusa con la polizia militare, comunque il significato non cambia...) che, rivolgendosi a Davide e Domenico, dice che Tamara è troppo svergognata....

Loro indicano me e il pulotto mi raggiunge (i miei cari amicici...).

Avevo già capito, mi chiede "Quella ragazza è tua moglie?" anche se non è vero gli rispondo serissimo ed impassibile "Si perchè, tu hai qualche problema?" blatera qualcos'altro e gli ripeto tirando fuori i passaporti. "Amigu tu hai qualche problema, ti posso aiutare?" controlla i passaporti, blatera qualcosa e se ne va...

Azar, che ha visto tutto, si avventa come una faina sul militare, non capisco cosa si dicano, ma immagino...

Arriva finalmente Ramin (sempre in ritardo, hihii), Azar ci saluta quasi in lacrime, ci confida anche lei di essere atea e che non riesce più a vivere con tutte queste stupide imposizioni e, rischiando veramente grosso, ci bacia e ci abbraccia (è vietatissimo in pubblico).

PS. In un paese integralista come l'Iran, dichiararsi atei, lasciarsi andare in atteggiamenti poco "tollerabili", sopratutto per una ragazza, ha un significato molto importante, pensateci su...

La consoliamo dicendogli "Dai, domani parti per l'Italia, poi ci vediamo la, ci divertiamo assieme"...

A molti di noi che si lamentano per la mancanza di libertà e di espressione li manderei qua per capire che cosa vuol dire non essere liberi di esprimersi...

Una donna qua vive con l'angoscia, umiliata dalle stupidità del regime religioso, altro che fregnacce pseudo-nonsodichecosa!

Ora Ramin é pronto per portarci a casa sua.

C'è tutta la famiglia al gran completo che ci aspetta, siamo commossi, ci preparano pure degli ottimi spaghetti all'iraniana, la mamma è una gran cuoca!!!

Trascorriamo un paio d'ore in loro compagnia, chiaccherando di tutto un po', DomenicoShow attacca bottone subito con tutti, abbraccia il fratello maggiore di Ramin e gli parla un'ora delle sue minchiate con il suo inglese alla "denghiu (ThankYou)"...

Il fratello maggiore di Ramin commercia in occhiali e ci confida che molte cose le importa dalla Cina...

Tenendo presente che in Iran lo stipendio base di una persona normale si aggira intorno ai 150/200 euro (che probabilmente scende al di fuori delle città e delle zone più evolute), ci viene spontanea una domanda....

Ma quanto cazzo costa la roba fatta in Cina??!!

Probabilmente non riusciamo nemmeno ad immaginarlo!!!

La moglie del fratello ci chiede "Ma perchè fate tutti questi chilometri per venire fino qua? E poi come fate a fare stare tutti i bagagli in cosi poco spazio???", heheeh, in effetti due domande sensate.

Gli raccontiamo che NOI siamo interessati alle culture diverse dalle nostre, ne facciamo uno stile di vita, riuscendo a superare la stanchezza di un viaggio in moto ed i bagagli molto ridotti.

Gli facciamo vedere tutte le nostre cose in miniatura e ultra selezionate, da veri motociclisti!

Ci sorride e fa un cenno a Tamara come per dire (fra donne) "come ti capisco"... :¬)

Scendiamo in cortile, il padre di Ramin aiuta Domenico a montare lo specchietto che aveva rotto in frontiera, gli regalano due specchietti che avevano fatto fare su misura come pezzi di ricambio, avranno detto pure loro "Con Domenico non si sa mai..." ihihih :¬)

Finalmente ripartiamo, Ramin ci accompagna all'entrata dell'autostrada, a fianco del mausoleo di Komeini...

Va subito a chiedere a dei pulotti se potevamo entrare in moto e loro rispondono ovviamente di no, è vietato.

Dai pulotti ci torniamo noi, scherzando un po ci dicono "Ok, andate pure ma se vi fermano non dite che ve l'abbiamo detto noi!!!". Domenico, da lecchino, gli dice "La polizia in Iran è fantastica, siete simpatici, noi siamo vostri amici!!!!" poi li bacia (uhuhuhuh) e gli stringe la mano.

Salutiamo Ramin, suo fratello e Mustafa, con un po' di magone, ripartiamo.

Ciao Amici, a presto, ci vediamo in Italia!!!

Viaggiamo in mezzo a montagne, poi vicino a laghi salati per poter raggiungere una bellissima cittadina polverosa ma movimentata, si chiama Kashan.

Troviamo l'albergo, parcheggiamo le moto e vengo subito fermato da un ragazzo che mi stringe la mano, mi presenta suo padre e il suo fratellino!

Ha la sindrome di Down, gli stringo la mano e gli dico "Come stai? Sei simpatico, hai visto la moto? Ti piace?".

Il ragazzo era felicissimo di parlare con me, gli mostro la moto, scoppia di gioia, il fratello e il padre quasi commossi mi abbracciano, mi baciano e mi risalutano...

Andiamo a fare un giro nel bazar, veramente bello, un'atmosfera magica.

Incontriamo due bellissime bambine che, molto dolcemente, ci dicono ripetutamente "Welcome to Kashan!!!", che tenere...

Alla sera ceniamo nel ristorante dell'albergo.

Li incontriamo un'italiana accompagnata da una bella ragazza iraniana (minorenne...).

Parliamo un po' con lei; stava girando l'Iran da sola, era già stata invitata in casa di iraniani innumerevoli volte, è proprio un popolo meraviglioso.

Intanto Domenico in veste LatrinLover (latrin nel senso di latrin), cerca di baccagliare la ragazza iraniana con la scusa di voler imparare come prega un musulmano...

La porta in camera della sciura italiana...

Io, Davide e Tamara passiamo un'altra oretta con la sciura a discutere animatamente del più e del meno, dell'Iran, dell'Iraq, solite cose insomma...

Saliamo nelle camere e ce lo becchiamo che prega per terra come un coglione sul lenzuolo della sciura!!!

"Ma che fai!?" gli dice lei...

Risata generale, battute del tipo "Occhio che in questi casi non ti tagliano le mani ma qualcosaltro...."

Domenico replica alla sciura "Perdonami! Perdonami! ehheh".....

Tutti a nanna!

Peccato per Domenico, una bella occasione sprecata...

Beh forse meglio cosi... (non si sa mai!!)

 

MARTEDI' 31 AGOSTO 2004 - ORE 8,30

Il contachilometri segna 76187...

Partiamo alla volta di Esfahan, prima però usciamo dalla strada principale per andare a vedere un bellissimo paesino Unescu fatto di fango, pietre e paglia, si chiama ???...

Ci mangiamo delle mele essicate, compriamo dei bellissimi tessuti fatti a mano, Davide tratta avidamente il prezzo con una vecchietta, foto a nastro, anche a qualche simpatico abitante, e via...

La strada è affascinante, terra bruciata, arrivo ad uno stop, Domenico e Davide sono rimasti indietro...

Appena mi fermo un militare che è nella sua postazione qualche metro più in la, mi fa cenno di raggiungerlo.

Vado di corsa, mi stringe la mano, solite domande e mi invita a bere un Chay dentro alla caserma, lo ringrazio, ma (pensando fra me e me) non è il caso, ehhehe!!!

Arrivano gli altri e si riparte, finiamo in un benzinaio, la solita festa, evvvaiiiii che bello fare il pieno, oggi offro ancora io!!!

Tempo due secondi arriva una camionetta di polizia/militare, i due tizi mi guardano come se si aspettassero qualcosa da me...

Ed io, gnorri come sempre, gli sorrido e grido ridendo "Italy!!" e nella mente penso "Ma che vuoi mandarino!?"...

Dopo un pò mi dice che deve "farmi" delle domande, "avanti falle!"...

Prima mi chiede "Quella ragazza lì, che cos'è per te" (dentro la mia testa "E a te che te frega?"), rispondo facendogli vedere la finta fedina nuziale che portavo al dito (l'abbiamo portata per evitare queste rotture) "E' mia moglie perchè? C'è qualche problema?", appena vedono l'anello si scusano e sorridono...

Poi chiedono se abbiamo fatto delle foto, dove siamo diretti, i documenti, insomma le solite minchiate...

Arriviamo a Esfahan, troviamo un'ostello che ha pure un internet point al suo interno.

Contrattiamo spudoratamente il prezzo e, fra Davide e Domenico, quasi una lite...

Davide fa una bella ramanzina a Domenico dopo averlo interrotto nella contrattazione, poi andiamo a parcheggiare le moto in casa del proprietario.

Non facciamo tempo a cambiarci che Domenico schizza fuori, dice che c'è una moschea che vuole vedere e che ci saremmo visti dopo, vabbò...

Io, Tamara e Davide andiamo nella magnifica piazza di Esfahan, con due moschee dalle cupole spettacolari.

In mezzo alla piazza troviamo alcune fontane, giardini, fiori e mosaici da tutte le parti.

Per la strada incontriamo i soliti loschi figuri che, camminando di traverso, guardandoci con la testa bassa e tenendosi la mano davanti alla bocca ci ripetono all'infinito "Change, change, change, change, change, ", forse non riesco a rendere l'idea, bisognerebbe vederli!!!

Arriviamo alla piazza, facciamo delle foto e giochiamo con dei bambini sorridenti e incuriositi.

Entriamo in una di queste moschee, atmosfera suggestiva fino al momento in cui...??

Non vediamo un barbone vestito di bianco trasparente completamente stravaccato in un angolo con un libro in mano, stavo per vomitare quando...

Indovinate chi è..... Domenico!!!

Gli dico "Cazzo Domenico cosa fai li buttato per terra?", mi risponde come se niente fosse "Ero qua che leggevo e guardavo la moschea...", poi si mette in ginocchio e distende in avanti le mani, ihihhi.

Gli rispondo "Domenico sei pazzo? Sai che è pericoloso stare sempre con il culo per aria?", e lui "Perchè???", risposta "Potresti incontrare qualcuno che offeso dal tuo atteggiamento ti dica (come al mio paese) "Sbasa i braghi e slarga i naghi...!!!" (solo per chi lo capisce)...

L'altra moschea è chiusa ai non musulmani per colpa di una festività, Domenico ci prova lo stesso, finge di essere un credente con la LonelyPlanet al posto del Corano...

Ovviamente lo buttano fuori quasi a calci, Domenicooooooo!!!

Visitiamo i famosi ponti di Esfahan, a dire il vero non sono un granchè, la città (piazza a parte) lascia un po' a desiderare.

Anche se è contro la mia religione non mangiare quello che mangiano i locali, ormai stufi di mangiare i soliti Kebab (io sono quasi vegetariano e Davide invece lo è sul serio) cerchiamo una pizzeria, PizzaBam...

Passiamo una bella serata, molto animata, risate a non finire pensando a quale fine avrebbe fatto Domenico se in una delle sue performance a culo per aria gli fosse arrivato da dietro Rocco Siffredi in versione iraniana che, all'urlo di "Vegnum chi che t muntu!!!"..., bhe ve lo lascio immaginare!

Pensiamo bene di farci un ultimo giro nella piazza, le fontane e le luci accese, magica.

Un sacco di gente cerca di parlare con noi, ci invitano a sederci con loro per bere un Chay, ma è tardi...

Poi faccio la mia solita "gaff" da perfetto inglese...

Un gruppo di ragazze sorridenti ed arrossite mi chiede "How are you?", io come un ebete abituato a sentirmi chiedere alla noia da dove vengo gli rispondo deciso "ITALY!!!", hihihii.

Poverine, non vi dico che faccia hanno fatto...

Racconto la “gaff” agli altri e scoppiano a ridere pure loro, fino ad un altro gruppo di ragazzi che nuovamente ci chiede "How are you??" e Davide da vera ganassa gli risponde "ITALY!!!".

Dopo essere quasi svenuti dal ridere, ci dirigiamo verso l'ostello, buona notte...

ITALY!!! :¬)

 

MERCOLEDI' 1 SETTEMBRE 2004 - ORE 8,30

Il contachilometri segna 76440...

Decidiamo che a Esfahan abbiamo visto abbastanza, il padrone dell'ostello stupito ci chiede come mai andassimo già via, per loro Esfahan è la città più bella dell'Iran, per noi al limite aveva la piazza più bella...

Domenico in una rotonda sommersa dal traffico si fa cattare sotto da una macchina, lo butta in mezzo a dei rovi che fungono da spartitraffico, noi siamo avanti, viene soccorso e dopo qualche minuto ci raggiunge...

E' in preda al panico, nervosissimo, trema come una foglia ed è mezzo sgarruppato, la mano tagliata...

Tiro fuori subito il kit e gli faccio una medicazion lampo alla "ER", nessun problema, lo lasciamo tranquillizzarsi e poi si riparte!!!

Ci dirigiamo verso Yadz, percorriamo un bel pezzo di deserto iraniano, fà un caldo boia, la bocca e le labbra si seccano dopo poco, quasi a nulla serve continuare a bere...

Cerchiamo di accelerare i tempi e, su delle bellissime statali a quattro corsie, voliamo a 150/160 all'ora...

Ad un certo punto rimango un po' indietro e la pula (con una Mercedes Kompressor!) entra in corsia davanti a me, rallento e, cercando di fare il solito gnorri, cerco di passargli a fianco a 105/110 all'ora, gli altri due mi stavano scappando...

Faccio pure finta di guardare avanti, gli arrivo di fianco e mi fanno un cenno di fermarmi, clamorosamente gnorri li saluto e gli sorrido, poi mi passano avanti e, con un colpo di sirena, mi fanno capire di arrendermi...

Nel frattempo vedono Davide e Domenico che, ignari, viaggiano a manetta ormai lontani.

La pula gli corre dietro e gli vede la velocità, li ferma e aspettano anche me per un bel party!! No iBaby, no Party!!!

Scendo dalla moto e Davide ridendo mi dice "Fai lo gnorri, fai lo gnorri", più gnorri di cosi si muore!

Ci dicono "Andavate a 150!!! Qui il limite è 95!!!", Davide ridendo gli risponde "Noooo, no possible!!! Non vedi è carico con i bagagli, su in due, non è possibile!!!", la pula insiste "150!! 150!!".

Domenico, intanto, si slecchina gli altri due "L'Iran è un paese fantastico, la gente è simpatica, la polizia è formidabile!!! Le strade bellissime!!", ne abbraccia uno....

Io insisto "Amigu, mio amigu, dai non è possibile, come faccio ad andare a 150, al massimo andavo a 100... La mia moto poi arriva ai 100 a manetta...", hihihihih :¬)

Finisce con una bella risata dei tre poliziotti che ci salutano e ci dicono "Non andate forti che è pericoloso...", e con la lingua ancora in posizione strategica li ringraziamo e li abbracciamo...

E' andata di lusso!!!

Ci stanno per un po' davanti a 90 all'ora (maledetti) e poi, ridendo, ci salutano nuovamente e svoltano, tempo due secondi eravamo già a manetta... :¬)

Arriviamo a Yadz, troviamo l'albergo, altra trattativa (Davide è abilissimo) e parcheggiamo le moto, andiamo subito a farci una passeggiata nel centro!

Yadz è veramente incantevole, con un centro antico fatto di viuzze color terra (anzi, fatte proprio con la terra!), le curiosissime "Torri del Vento", praticamente degli antichi climatizzatori (incanalano l'aria e la propagano per tutta la casa).. che figata!

Passeggiando un tizio attacca bottone con noi, ci racconta che questa sera sarebbe arrivato il presidente Katami, ci offre dei dolcetti e se ne va...

Troviamo un internet point e ci cazzeggiamo un pò...

Ritorniamo verso l'albergo, vediamo arrivare due macchine della pula con le sirene, strano...

Ci fermiamo e, proprio davanti a noi, una macchina nera rallenta, frena, ci salutano le due persone che erano dietro e svoltano dentro la moschea.

Erano il presidente Katami e il capo religioso Komenei!!!

In quel momento stavo per tirare fuori al volo la macchina fotografica, ma ho pensato saggiamente che se ci fosse stato qualche cecchino a protezione del presidente quel movimento strano mi avrebbe fatto accoppare, pazienza me lo ricorderò nella mia mente...

A sera andiamo in un bellissimo locale con tanto di piscinetta interna, immerso nella città, ci fanno da guida due bambini a cui poi diamo una mancia...

Mangiamo distesi sul tappeto, appoggiati a dei cuscinetti, caratteristico.

Domenico ci fa sganassare con i suoi racconti da LatrinLover in SudAmerica, meno male che c'è Davide, ragazzo molto più serio (figuriamoci!!! ihih)...

Andiamo a nanna, domani c'è MOLTO da camminare...

 

GIOVEDI' 2 SETTEMBRE 2004 - ORE 8,30

Il contachilometri segna 76738...

Un bel giro nella città vecchia, nelle stupende moschee, ammirando le strane strutture delle Torri del Vento...

Incontriamo spesso persone che ci fanno domande strane del tipo "Cosa ne pensate della morale islamica...? A voi piace il nostro stile di vita...? Vi sta simpatico il presidente Katami...?"...

Erano spie del regime, probabilmente il fatto che fossimo gli unici occidentali in zona e che ci fosse il presidente in visita nella città li ha fatti insospettire, sarebbe bastata una risposta sbagliata e magari ci avrebbero trattenuto per la durata della visita...

Ma le volpi di mare sapevano già cosa rispondere... :¬)

Veramente bella questa città, ma ci sono altre cose molto interessanti da vedere nella zona.

Schizziamo subito in un tempio Zoroastriano (religione dell'antico impero Persiano), dove c'è una fiamma che viene alimentata ininterrottamente dal 470 d.C., almeno così si dice...

Prendiamo le moto ed usciamo da Yadz, nei pressi ci sono le famose "Torri del Silenzio", vecchie strutture Zoroastriane posizionate su due colline che sembra spuntino dal niente, infatti intorno il deserto e in lontananza le montagne...

Molto suggestivo, nei pressi ci sono alcue vecchie strutture, vedo uno con una motoretta salire su in cima a una di queste colline, appena sotto ad una torre...

Lampo di genio, con il mio cappone da 260 kg a secco mi lancio sulla salita in sterrato, man mano che salgo mi rendo conto che era talmente ripida che non sarei più riuscito a scendere...

Mi fermo in cima ma per colpa di una cunetta non riesco a mettermi sullo spiazzetto, la moto mi scivola in dietro, in avanti il burrone... ordino alla California di comportarsi da vera moto, lei obbedisce e si parcheggia da sola sullo spiazzo, due carezze e una foto, brava!!!

Tamara dal basso mi insulta!

Poi penserò come fare a scendere!!!

Il paesaggio è spettacolare, quasi lunare...

Fà sempre più caldo...

Entriamo nelle torri dove una volta portavano i cadaveri, li mettevano seduti davanti a un sacerdote e aspettavano che gli avvoltoi li consumassero...

Questa procedura non esiste più per ovvi motivi...

Ora devo scendere...

Tamara che è rimasta giù mi dà del solito cretino, meno male che ci sono Davide e Domenico!!!

Scopriamo un'altra stradina meno ripida, il problema è che per arrivarci devo salire su una cunetta ripida che da verso il burrone, pian piano in tre spostiamo il pachiderma sulla stradina così riesco a scendere senza imborsarmi, foto di gruppo!!!

Ci viene in mente che c'è un'altra cosa da vedere nella zona, una grotta Zoroastriana dove i pellegrini una volta l'anno si incontrano per festeggiare il capodanno persiano...

E' un po' distante ma ci andiamo.

Dobbiamo chiedere a molte persone prima di trovare la strada giusta...

Magia, il sole sta scendendo, la strada si propaga in una drittissima distesa di sabbia, chilometri e chilometri in mezzo al niente, poi le montagne spuntano come per incanto, le saliamo, scendiamo, diventa tutto rosso e la strada prosegue ancora nel niente...

Dopo parecchi chilometri è quasi buio, un atmosfera da pelle d'oca, avanti, avanti, avanti nel niente...

Finalmente arriviamo in prossimità di altre montagne, prendiamo una strada sterrata e siiii, siamo arrivati a Chak Chak!!!

Tamara fà la guardia alla moto, brava, dopo ti dò un biscottino!!! :¬)

Scarpinata a piedi, ammazza che fatica, arriviamo su, nella grotta, ci accolgono delle persone, c'è una splendida porta d'ottone che custodisce la grotta...

Davide in realtà mi dà la biava di dieci minuti, è uno sportivo e non si fuma le venti paglie al giorno che mi fumo io...

Ci fanno togliere le scarpe e mettere un cappello bianco, il custode parla tedesco, Davide oltre all'inglese, lo spagnolo e il portoghese parla pure quello, che culo!!!

Entriamo e troviamo due ragazze che pregano con un libro in mano, vi rendete conto, pregano Zoroastro!

E' come se qualcuno oggi in Italia pregasse Giove!!!

Questi se ne sbattono le balle di Ali, di Maometto e del Corano, pregano una religione di 3000 anni fà....!!!

Insomma, entriamo in questa grotta, dove occidentali non ne hanno mai visti, non si puo accendere la luce, si accende solo nel loro capodanno, è buio, c'è silenzio...

Ci viene la pelle d'oca, sembrava una magia, veramente suggestivo, un affare con dell'incenso che brucia, il loro simbolo con un lumino tenue, le gocce d'acqua che cadono sul pavimento, ci lasciano fare due foto e ci invitano a rimanere con loro a dormire negli alloggi adibiti ai pellegrini...

Sarebbe stato spettacolare ma purtroppo avevamo tutta la roba nell'albergo, peccato, dormire in quel posto fuori dal mondo sarebbe stato indimenticabile!!!

Intanto Domenico, che non si fidava a fare lo sterrato, torna in albergo e si perde quei suggestivi attimi.

Torniamo, ripercorriamo la strada al buio in mezzo al niente, per 120 chilometri fino a Yadz...

Becchiamo Domenico e gli chiediamo il perchè...

Solita risposta "Perdonami! Ma era buio, poi sterrato, ero nervoso...", vabbuo, ce la mette tutta però!

Usciamo in taxi per andare a mangiare e a Domenico, distratto, scivola, senza accorgersi, la macchina fotografica nuova di pacca...

Sconvolto! Va e viene dall'albergo alla pizzeria un fottio di volte, è un uomo distrutto!

A niente servono le nostre pacche sulle spalle, a niente serve la nostra comprensione, sembrava un condannato a morte che aspetta la sua ora...

Davide se lo porta a spasso tutta notte per farlo riprendere, noi dormiamo, avremmo continuato il lavoro di Davide la mattina dopo.

 

VENERDI' 3 SETTEMBRE 2004 - ORE 9,00

Il contachilometri segna 77028...

Con Domenico ancora sconvolto, partiamo verso Shiraz, fà sempre più caldo.

Non so che temperatura raggiunga, ma è quasi insopportabile!!!

Per la strada incontriamo "Pasargade" e decidiamo di fermarci a visitarla, vecchio sito, ma nulla di che.

L'unica cosa degna della visita è la splendida Tomba di Ciro il Grande, imperatore della Persia.

Mi fermano due padri di famiglia che si fanno delle foto sulla moto insieme ai bambini...

Poi attiriamo l'attenzione di due pullman di ragazze, siamo delle star, le saluto, (si pisciano addosso) e ricambiano calorosamente il saluto.

Arriviamo a Shiraz, una macchina con su tre ragazze pazze ci dà il benvenuto, ci salutano come matte, urlano quasi in delirio come se fossimo RockStar, una sul sedile posteriore si strappa i capelli e chiede a Domenico in quale albergo saremmo andati....

Domenico questa volta pensa bene di non fare il cazzone...

Parcheggiamo le moto ed entriamo in albergo, facciamo un giro nel centro, c'è un bellissimo castello con una torre pendente, e un Bazar degno di una visita.

Compriamo alcune cose dell'artigianato locale, tutto fatto a mano, stupendo nei colori e nei profumi, ovviamente Davide tratta come un folle.

Domenico è ancora sconvolto per la macchina fotografica, cerca un fotografo ma è tutto chiuso, oggi è festa!!

Facciamo un giro a piedi per Shiraz e... Incredibile!!! Non ci credo!!!

Nel cinema della città davano “La Passione di Cristo di Mel Gibson“!!!!

Alla sera ci spariamo quattro TurkishKekab, insalate, patatine, CocaCola (prodotta su concessione a Mashad città santa dell’Iran, e poi sono antiamericani?).

Cavolo questo fast food moderno è carissimo, spendiamo in quattro 12000 lire italiane!!!

Tamara va a dormire e noi maschiacci andiamo a farci un giro.

Frullati di frutta a nastro, la solita gente che ci invita a sederci, i bambini che vogliono giocare con noi, tutto come sempre...

Io e Davide parliamo con Domenico e capiamo che non sarebbe tornato sui suoi passi anche se era in evidente pericolo di vita con la moto, vabbuo, ormai è deciso a finire il suo viaggio, ce la farà???

E’ ancora scioccato per la macchina fotografica...

 

SABATO 4 SETTEMBRE 2004 - ORE 8,00

Il contachilometri segna 77427...

Facciamo colazione ed incontriamo due ragazzi italiani che ci narrano di un tizio con la vespa che stava tornando dall'India e nel deserto in Pakistan travolto da una tempesta di sabbia ha caricato la vespetta su di un camion.... UN PAZZO :¬)

Andiamo a cambiare un po' di soldi in banca, è qui la festa!!??!

I cassieri ci tempestano di domande "Da dove venite, perchè venite fin qui, che cilindrata è la moto" finendo sempre con "Siamo felici che siete venuti a visitare il nostro paese" ed una tazzina di Chay in mano, sembrano incollate!!!...

Ci siamo abituati, ma siamo sempre stupiti dalla gioia di questa gente.

Portiamo l'ormai distrutto Domenico a prendere una macchina fotografica, ma vuole trattare e vedere cosa c'è in giro.

Noi, nel frattempo, andiamo senza di lui a Persepolis, capitale dell'impero Persiano, distrutta da Alessandro Magno, facendo così scomparire uno dei più potenti imperi esistiti fino ad allora.

Ai nostri occhi compare Persepolis, un muro imponente fatto di pietre impensabili da spostare oggi, sorregge quello che una volta era il centro dell'impero...

Colonne a forma di giganteschi leoni, porte di ingresso decorate a rilievo, guerrieri persiani incisi che sembrano dopo millenni difendere ancora la città sacra e maestose tombe scavate nelle montagne... Molto suggestivo.

Il caldo è veramente atroce, dobbiamo fermarci più volte all'ombra delle faraoniche tombe per riprenderci un pò.

All'uscita incontriamo Domenico, è riuscito a trovare la macchina fotografica proprio come quella che aveva prima (come la mia, una NikonSQ), è felice come un bambino e lo lasciamo alla visita, ci reincontreremo in albergo.

Sotto il sole cocente ci spostiamo di due chilometri, quello che vediamo in lontananza ci lascia a bocca aperta...

Naghsh-è Rostam, quattro tombe a forma di croce scavate in maestose montagne, incredibile la dimensione.

Ci avviciniamo e sembriamo sempre più dei puntini...

Queste quattro tombe valgono da sole tutto il viaggio in Iran!!! Incredibili!!!

Rimaniamo li, inermi, ad osservarle per quasi un'ora, impotenti davanti alla loro maestosità...!!!

Ritorniamo a Shiraz, facciamo una capatina a vedere qualche giardino e la tormba di Hafez, mitico poeta iraniano considerato una sorta di santo (addirittura pregano sulla sua tomba)...

Altro giretto nel Bazar a prendere dei piatti lavorati a mano e altre cosette succosissime... Sono degli ottimi artigiani!!!

Poi, una capatina in un internet point spaziale, li Davide viene a conoscenza della strage di bambini in Cecenia.

E' sconvolto, non parla nemmeno...

E' un ragazzo stupendo, con una mente lucida e una moralità incredibile, domani che ci divideremo, mi mancherà...

Abbiamo passato tante sere a parlare e a ragionare su tantissime cose, è un peccato che abiti a 1000 km di distanza, nella vita si sa...

Reincontriamo Domenico e andiamo a mangiare per l'ultima volta tutti assieme, siamo tristi.

Nessuno ha il coraggio di parlare...

Andiamo in albergo e, come se non volessimo dividerci, ci diamo appuntamento alla mattina per fare colazione assieme.

 

DOMENICA 5 SETTEMBRE 2004 - ORE 8,00

Il contachilometri segna 77647...

Facciamo colazione come da programma, prepariamo i bauletti, andiamo alle moto e, visibilmente commossi, ci salutiamo.

Davide mi dice "Noi due dobbiamo rivederci presto, organizzeremo qualche bel viaggio assieme... Magari nel centro Asia...", poi ancora più commosso parla di Domenico "Tieni d'occhio il bambino, stagli vicino che ne ha bisogno...", ci dividiamo.

Davide punta verso il Golfo Persico e l'isola di Khark, noi invece puntiamo verso Kerman, Bam e il Pakistan...

Appena fuori da Shiraz, cazzo del fumo, CAZZOOOOO!!!!!

Mi fermo e al volo spengo la moto, figa sta andando a fuoco!!!

Uso tutta l'acqua che ho, fuma ancora, poi fuoco vivo sul regolatore appena sotto al serbatoio, uso anche il polase, cazzo, cazzo, cazzo!!!!!!!

Un corto circuito mi fa partire il regolatore di tensione e mi fonde tutti i fili, un disastro, tutto carbonizzato!

Domenico va a chiedere aiuto, arrivano dei tipi e mi fanno cenno di seguirli, accendo la moto, almeno parte...

Arriviamo davanti ad un meccanico di motorette (un bel budrillo), guarda e si mette le mani nei pochi capelli che ha, allora chiama un tizio con un PHARS AMICO 125 che mi carica su...

Dico a Tamara e Domenico di aspettarmi e che se non mi avessero visto arrivare di cercarmi all'ospedale o all'obitorio poiché, vista la guida delle macchine e dei motorini, difficilmente sarei sopravvissuto!!!

Partiamo ed è subito panico!

Come un pazzo si fionda in mezzo alle macchine, rischiamo di farci stirare almeno dieci volte ma è solo l'inizio...

Va come un pazzo e ad un certo punto si ferma di colpo come se avesse visto qualcosa...

Scende dalla motoretta, tira fuori le sigarette e me ne offre una!!! Ripartiamo...

Strisciamo un paio di macchine con le chiappe, poi la pula ci ferma urlando alla Mario Merola...

Incazzati neri mi chiedono "Sei iraniano?", io più incazzato di loro gli rispondo "Ma sei ubriaco? Ti sembra che ho la faccia da iraniano?!!?", poi chiedono la patente a lui, si sblaterano qualcosa e ripartiamo.

Arriviamo dall'altra parte della città, da un meccanico che trafficava con moto grandi (anche se in Iran non ce ne sono sopra i 250cc).

Mentre aspettiamo che si libera, il mio "tassista" mi dice che ha cinque figli, ed io "Mitticooo, dammi il 5!!! Quand'è che fai la squadra di calcio??!!", sorride (probabilmente non ha capito niente) e mi abbraccia.

Il meccanico arriva, guarda il pezzo e mi fa un cenno come per dire "Non c'è problema, ghe pensi mi, arrivo dopo...".

Ritorniamo indietro, rischiamo di essere investiti almeno trenta volte, poi va per una stradina, si ferma, mi fa cenno di aspettare...

Aspetto... Arriva sorridente...

Ripartiamo, mentre guida in mezzo ad una selva di macchine parla con me tenendo la testa girata indietro, cazzo gira sta testa, guarda la strada, aaaahhh!!!

Mi fa un cenno come per dire "Hai una sigaretta?", tiro fuori il pacchetto, ma lui con la testa mi dice che non avevo capito un cazzo. Poi prende una bustina dalla tasca davanti alla pula e mi dice "E' Ascish fumiamocelo insieme", preso dal panico gli rispondo "Cazzzooooo, metti via sta roba se no te la metto su per il c...!!!".

No, non mi scandalizzo per così poco, ma in un paese dove il solo possesso è punito dai 10 ai 20 anni mi sembrava troppo pericoloso!!!

Immaginate per telefono... "Ciao mamma, sai.... Uno stronzo voleva fumare con me della roba e ci hanno messo in gattabuia, ci vediamo per il mio cinquantesimo compleanno!!!!".

Finalmente arriva nei pressi del primo meccanico, taglia uno stop, un PickUp taglia dall'altra parte e finisco praticamente sul cofano rimbalzando senza conseguenze e ritorno sulla sella come un acrobata, "Amigu stavolta ti mangio la faccia!!!", lui ride come se niente fosse, vabbo niente di rotto...

Quando scendo bacio la terra che mi sta sotto i piedi, faccio per dargli 10 dollari per il disturbo, mi bacia, mi abbraccia, mette una mano al cuore e mi fa cenno che è a posto cosi, tutto sommato gentile...

Aspettiamo, il meccanico arriva dopo un paio d'ore, si mette a trafficare con il “budrillo”, gli mette su un pezzo di recupero, collega due fili, la moto parte.

Mi fa cenno di seguirlo, mi avrebbe sistemato meglio il pezzo nella sua officina, ovviamente era tutto un inganno.

Faccio per pagare il meccanico budrillo, mi abbraccia, mi bacia e mi dice che non vuole niente, lo bacio e lo ringrazio...

Come dicevo, con l'inganno invece di portarci all'officina ci porta da un'altra parte...

Arriviamo davanti ad un losco cancello, era casa sua, parcheggiamo dentro e ci dice che avremmo dovuto aspettare un tizio con il pezzo nuovo.

Appena entriamo in casa ci presenta la moglie, la figlia e la sua bimba di tre mesi...

Ci giriamo e c'è già la tavola apparecchiata e imbandita con il kebab, ma dai amigu, sei un mito.

E’ arrivato dopo per dare il tempo alla moglie di preparare tutto!!!

Siamo imbarazzati dall'ospitalità, ci sediamo e mangiamo, poi ci mettiamo a giocare con le bimbe e Domenico si mette a dormire sul tappeto come se fosse a casa sua...

Dopo un paio d'ore arriva il tizio con il pezzo nuovo, a me sembrava una cinesata, vediamo che combina...

Smontiamo letteralmente la moto, prove, controprove, per sera abbiamo finito, mi dice che è tutto ok, "Tranquillo, adesso la batteria si carica", tranquillo...

Facciamo per salire per prendere la nostra roba e ci invitano nuovamente a rimanere a cena e dormire da loro, non possiamo accettare...

Poi siamo stanchi, la bimba trascina teneramente su per le scale Tamara che stava già scappando...

Purtroppo anche se la gentilezza è veramente tanta non possiamo accettare, gli chiedo il conto, e mi dice 50/60 dollari, gliene dò 70, insistono ancora, ma non possiamo proprio, peccato...

La bimba con le lacrime agli occhi ci saluta...

Andiamo in albergo, è stata una giornata di merda, domattina dobbiamo ripartire...

 

Continua...