SONO VERAMENTE IO A “PORTARE” QUESTA MOTO ?

L'ho pensato, ad un tratto, domenica 17 aprile 2005, percorrendo la Via Comacchio, nei pressi di Ostellato, alla velocità di 100 km/h, in sella alla Ducati Monster 600.

Può sembrare una considerazione sciocca; ma per me non lo è affatto perché :

1. ho appena conseguito la patente A3
2. ho 33 anni e non ho mai guidato scooters o motorini (per lo meno negli ultimi 15 anni)
3. guido l’automobile per necessità e non per piacere sportivo e … sono “femmina” !

Mai avrei pensato di vivere questa esperienza! L’idea non mi ha sfiorato neppure nel novembre 2003, quando con il “CRAL – sez. moto” in visita al museo Ducati, nel registro delle presenze ho simpaticamente firmato con il pensiero “moto è donna”. Un po’ per scherzo, un po’ per scommessa è successo… e ne sono orgogliosissima!!!

Durante l’inverno le guide in moto-scuola e i giri di prova con il mio paziente “istruttore personale” (Marco) sono stati a dir poco avvilenti, la continua conferma che sono imbranata e che non sono portata per la moto.

“E’ solo questione di pratica” mi hanno ripetuto in tanti … e forse avevano ragione.

Domenica, dopo una partenza a strattoni e pessime manovre da ferma, in quel breve, ma intenso momento, sono entrata in sinergia con le due ruote. Che bella sensazione! : gambe e braccia si rilassano, l’asfalto scorre fluido, l’aria sembra non comprimere più il petto, istintivamente aumento il gas, nelle curve piego un pochino e… mi diverto! provo emozioni di velocità, libertà e vento!

E’ stata una bella soddisfazione, anche se limitata a brevi tratti del viaggio.

Non so se percorrerò molti chilometri da “pilota”; mi piace fare la “zavorra” ammirando il panorama a 360°. L’estate è ancora lontana, ho la fortuna di poter utilizzare la Ducati quando voglio e di avere amici motociclisti davvero “speciali” che mi incoraggiano e mi accompagnano in questa bella avventura; vedremo…

Questa esperienza mi ha arricchito molto ed ora comprendo anche alcuni comportamenti del motociclista che prima ritenevo stupidi, come: la curiosità per le altre moto che percorrono la strada, la sensazione di “grandezza” che la moto ti trasmette, quel tuffo al cuore che provi al saluto dei motociclisti che incontri, ecc.

Un caro amico mi ha detto: “ l’importante è che ti emozioni sempre ”. Garantisco che questa è un’emozione “grande” che vale la pena di vivere… anche se sei una “piccola” donna.

        Siby