Due cilindri... e una parrocchia (l'insolita storia di un motard in tonaca)

Tratto da Mototurismo di settembre 2005 - Foto e testo di Tommaso Pini

Ci siamo! Ho appuntamento con un  Motociclista appassionato della misteriosa Garfagnana off road. Eppure l’indirizzo sembrerebbe esatto!? Mi trovo di fronte alla Chiesa di Pian di Coreglia, strano!?...Poi, all’improvviso, nella penombra del garage sottostante la canonica si accendono due potenti fari verticali e l’inconfondibile rombo delle akrapovich annuncia l’uscita di una fiammante KTM Lc8 cavalcata da “Don Giovanni”, parroco della Chiesa!

Giovanni Martinelli è nato a Carob­bio degli Angeli (BG) nel ‘56. All’età di 21 anni decide di entrare in seminario e ascoltare “quella chiamata” che lo accompagnava interiormente fin dal giorno della prima comunione. Racconta: “durante i sei anni di seminario ho dovuto rinunciare alle due ruote. Ricordo ancora il mio primo enduro ‘Ancillotti” con motore sach 50cc e le cavalcate sulle mulattiere bergamasche insieme agli amici...è proprio vero, la prima moto non si scorda mai!”. Nel ‘93 riceve l’investitura sacerdotale e diventa parroco di San Pellegrino in Alpe. Fin qui tutto regolare: la “chiamata spi­rituale”, la rinuncia alla vita normale e alle moto, l’investi­tura sacerdotale. Ma qualcosa doveva cambiare: “la moto per me è libertà allo stato puro! È una malattia che ti por­ti dentro e non ti abbandona mai; così decisi di riaprire il cassetto dei sogni e per farlo utilizzai la chiave di un Tenerè 600”. Non contento comprò anche un Husqvarna 250 e ricominciò a prendere confidenza con il fuoristrada. Ovviamente fra una scalata di marcia e una sgassata cele­brava messe, battesimi e matrimoni, poi, nel ‘98 l’incontro: “Fabrizio Meoni l’ho conosciuto quasi per caso e alla fine mi sono trovai imbarcato insieme a lui per un raid in Africa “.

Il suo modo di raccontare quelle dune. l’esperienza di gui­dare sulla sabbia e il sottile equilibrio fra gratificazione, paura e stress è talmente coinvolgente da farti sentire la sabbia fra i denti. Il motorally diventa così una dròga e l’anno successivo partecipa come “Raid” al “Rallye Des Pharaons” dove gareggia e vince Meoni. Tutt’oggi non per­de occasione per esplorare i boschi della Garfagnana insieme ai suoi parrocchiani motard: “ci. ritroviamo ,spesso per uscire insieme e una volta all’anno organizziamo una motocavalalcata nei dintorni”... Vi immaginate il vostro par­roco che vi sfida a duello in una “fettucciata a cronome­tro”? Cose dell’altro mondo... ma non per Pian di Coreglia! A fine giugno, ormai da diversi anni. si celebra all’Alpe di San Pellegrino la “motomessa”, diventato appuntamento fisso per i motard della zona e non solo. Adesso che lo sapete non potrete mancare alla prossima edizione, anche solo per la curiosità di conoscere Don Giovanni!